Nel 2006 sotto la sorveglianza della Soprintendenza dei beni artistici vennero eseguiti degli interventi di restauro in Basilica ed in Battistero.
In basilica venne restaurato un affresco rappresentante una Madonna del latte, mentre in Battistero si restaurarono ben cinque affreschi trecenteschi e quattrocenteschi sul lato sud.
L’intervento di restauro in questione, fu promosso dai responsabili della parrocchia rappresentati dalla figura dell’allora Prevosto Don Sandro Bianchi.
RESTAURI IN BATTISTERO
(Estratti da documentazione d’archivio)
Come denunciavano molti parrocchiani all’epoca, e come è possibile leggere all’interno della relazione dello stato di conservazione stilata dal Prof.re Claudio Fociani, gli affreschi del Battistero erano molto abrasi e consunti, nonché poco leggibili e: “come rilevabile dalla sola analisi visiva, presumibilmente affetti da solfatazione ed efflorescenze saline determinate da inquinamento atmosferico e soprattutto da fenomeni di condensa per ripetuti e continui mutamenti termoigrometrici ambientali”.
Il restauratore prosegue la sua analisi constatando che l’intonaco dipinto, “estremamente corroso e direttamente steso sulle pietre, senza arriccio, ha spessori molto differenziati ed in alcune parti non supera il millimetro”.
L’intonaco era decoeso e staccato in più punti dal paramento murario ciò favoriva le cadute di intonachino pittorico e ad ad aggravare tale situazione: “molte lacune sono colmate con stucco vinilico di tonalità neutra in un precedente restauro, sono fortemente alterate e deturpanti, scure e di impedimento alla traspirazione della muratura”.
L’intervento di restauro in quegli anni è consistito nell’ ancoraggio degli strati d’ intonaco distaccati dal supporto murario mediante iniezioni con miscele di calce idraulica desalinizzata e carbonato di calcio micronizzato, l’asportazione degli intonaci neutri del vecchio restauro ed il rifacimento degli stessi in polvere di marmo, sabbia e calce con intonazione simile all’intonaco originario.
Infine una minima reintegrazione pittorica riconoscibile di raccordo tonale con acquerelli.
RESTAURI IN BASILICA
(Estratti da documentazione d’archivio)
“Lo stato di conservazione era simile agli affreschi del battistero, quasi illeggibile, l’immagine si percepisce appena per solfatazioni ed efflorescenze di condensa”.
l’affresco aveva tracce residue di scialbo sulla superficie, l’intonaco era staccato in più punti e senza arriccio, di spessore non uniforme con pietre della muratura che emergevano dalla superficie.
Attorno, un intonaco molto rustico di un antico intervento di restauro soffocava la raffigurazione.

























