INTERVENTO DI RESTAURO SU DUE LACERTI DI AFFRESCO
(estratto dal progetto di restauro)
I dipinti murali inerenti a questo progetto di restauro si trovano a sinistra della porta d’ingresso, alle spalle di chi entra nell’edificio.
Il primo affresco quello all’estrema destra è contornato da una doppia banda a linee parallele, di colore rosso e bruno, con uno sfondo in origine probabilmente azzurro (salva una porzione inferiore ocra). L’immagine contenuta parrebbe quella di un santo, con un delicato volto giovanile ed il capo aureolato. La veste del personaggio termina superiormente con numerose e graziose pieghe.
Da quanto si riesce a intuire ,sembra trattarsi di un dipinto coevo a quello della deposizione sulla parete accanto e comunque non posteriore al secolo XIV. Rafforza l’ipotesi il constatare che l’intonaco destinato ad accogliere l’immagine è in parte sottostante a una successiva stesura pittorica: su questa si notano alcune tracce dove spiccano pochi colori vivaci (rosso, verde, giallo, rosa) che permettono di riconoscere come in origine dovesse esservi la figura di una Madonna, assisa in trono con il bimbo davanti a se sulle ginocchia.
I dipinti murali sono ricoperti da pulviscolo atmosferico e tracce di vecchi interventi di restauro: come colature di materiale estraneo che ha l’aspetto di una resina acrilica. Anche questi affreschi sono completamente incorniciati e tutte le stuccature non tinte in bianco presentano la medesima alterazione cromatica da ingiallimento.
I dipinti sono fortemente compromessi a causa delle vistose lacune e mancanze nonché abrasioni che a malapena fanno percepire i soggetti.
Ad un analisi autoptica per “noccatura” della superficie sono state individuate anche alcune zone apparentemente vuote, concentrate in maniera diffusa nelle parti più basse della decorazione ad affresco per entrambi i dipinti.
L’INTERVENTO DI RESTAURO
Le immagini si presentano poco leggibili ed entrambe compromesse dalle alterazioni cromatiche delle malte di restauro che circondano le superfici dipinte.
Il restauro è iniziato con una campagna diagnostica preliminare all’intervento di restauro.
Analisi diagnostiche
Le analisi effettuate sugli afferschi e sulle superfici del battistero sono state le seguenti:
- Analisi con tecniche di imaging quali l’analisi fotografica in macrofotografia, riprese in luce radente, IR, UV e falso colore.
- Analisi termografica delle superfici interne del battistero.
- Osservazione e documentazione in situ delle malte per mezzo di microscopia digitale portatile e misure di spettrofotometria in riflettanzanza con luce VIS.
- Osservazione e documentazione in stereomicroscopia di frammenti di materiale;
- Caratterizzazione composizionale tramite analisi FTIR – spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier con campione preparato in pastiglia di KBr ed eventuale approfondimento per la valutazione della componente organica con opportuna preparazione del campione;
- Allestimento di sezioni trasversali lucide per la caratterizzazione stratigrafica delle malte e delle finiture, con osservazione in microscopia ottica ed analisi in microscopia elettronica con microsonda EDX;
- Analisi in XRD – diffrazione di raggi X per la caratterizzazione mineralogica delle malte.
- Analisi dei parametri ambientali per le variazioni di Temperatura ed Umidità interne ed esterne. (Installazione di due datalogger all’interno del battistero ed uno all’ esterno).
Operazioni di restauro
- Pulitura superficiale a secco delle pitture murali.
- Successiva pulitura con blanda soluzione di carbonato d’ammonio a tampone.
- Eliminazione di tutte le stuccatture che presentavano degrado fotossidativo o che per natura del materiale risultavano incompatibili con gli intonaci storici nelle zone adiacenti ai frammenti d’affresco.
- Consolidamento dei distacchi d’intoncaco con boiacca da iniezione leggera desalinizzata.
- Bonifica della muratura circostante da ogni materiale estraneo e successivo ripristino della stessa con materiali opportunamente studiati ed altamente deumidificanti.
- Stuccature a livello delle lacune e di tutte le zone in cui si sono eliminate le stuccature di restauro precedenti. Stuccature effettuate con calce idraulica pozzolanica desalinizzata, sabbia in granulometria continua seguendo il fuso di Fuller e polveri di marmo selezionate per l’ intonazione cromatica.
- Ritocco pittorico a velatura di equilibratura e a tratteggio coerentemente con gli ultimi restauri documentati del 2006.
Durante questo restauro è stato possibile rinvenire nelle zone circostanti, mediante saggi stratigrafici, altri intonaci storici che sono stati opportunamente documentati.
Questo restauro, seppur limitato a due piccoli lacerti d’affresco, ha permesso di studiare a fondo lo stato conservativo degli affreschi e di individuare una metodologia d’intervento adeguata da estendere a tutte le superfici decorate interne del battistero.







