Lungo il lato meridionale della basilica dei Santi Pietro e Paolo, a pochi metri di distanza, si eleva il battistero dedicato a san Giovanni Battista, costruzione più antica della basilica ma coerente con i materiali e i motivi decorativi. La pianta del battistero è un poligono irregolare a nove lati, ma all’interno si percepisce sostanzialmente come ottagonale e canonicamente aderente ai dettami ambrosiani. La necessità di munirlo di un’ampia abside per contenere l’altare, costrinse infatti i costruttori ad angolare leggermente la parete, sdoppiandola in due lati. Le pareti esterne sono decorate da un fregio di archetti pensili sormontati da fornici ciechi. Nel mezzo del battistero si trova il fonte battesimale ottagonale, munito di gradini a scendere e canali di adduzione e di scarico dell’acqua. Come nella basilica, anche nel battistero la decorzione pittorica è coeva con la costruzione dell’edifcio. Al centro della parete principale che sovrasta l’abside si intuisce, dalle pochissime tracce superstiti, la scena del Battesimo di Cristo nel Giordano, risalente ai primi anni del XI secolo; ai lati sono ancora leggibili due gruppi di angeli che accorrono ad assistere al Battesimo, anch’essi del XI secolo. Più sopra, nel sottarco della calotta absidale, corre una fascia in cui rimane la sola scena della chiamata dei primi apostoli, Pietro e Andrea, ra ffigurati a bordo di una barca mentre gettano le reti nel lago di Genezareth. Ai lati dell’abside sono rappresentate altre figure di santi benedicenti, mentre all’interno si notano poche tracce di un velario e di un santo con armatura, scudo e lancia che probabilmente corrisponde alla figura di san Vittore. Questi particolari decorativi furono ricoperti da successivi cicli pittorici trecenteschi di cui sopravvivono due soli apostoli: Andrea e Giacomo, a ffiancati da una delicata Madonna del Latte, all’interno del semicatino, la mandorla con il Pantocratore tra i simboli degli Evangelisti. Nel battistero restano poi altri affreschi devozionali dipinti tra Trecento e Quattrocento. La Deposizione di Cristo, situata a destra dell’ingresso principale, è risalente al Trecento e probabilmente di scuola giottesca. Al Quattrocento si datano invece gli affreschi raffiguranti sant’Onofrio, san Biagio e la Madonna col Bambino in trono, e gli affreschi votivi che in parte coprivano la Deposizione. A sinistra rispetto all’ingresso troviamo labili tracce di altre immagini restaurate nel Febbraio-Marzo 2017. Il primo affresco, quello all’estrema destra rappresenta la figura si un santo, probabilmente uno dei due santi dottori, Cosma e Damiano. L’altro, invece, raffigura la Madonna, assisa in trono, con il bimbo davanti a se sulle ginocchia.